La terapia nella cura del diabete
Fondamentale nella cura del diabete è la modifica dello STILE DI VITA.
I tre cardini principali sono:
- ALIMENTAZIONE
- ESERCIZIO FISICO
- TERAPIA FARMACOLOGICA (insulina o ipoglicemizzanti orali).
Inoltre, parte essenziale della cura del diabete è:
- L’AUTOCONTROLLO DOMICILIARE della glicemia
- L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
ALIMENTAZIONE
L’approccio nutrizionale rappresenta il trattamento di base per le persone affette da diabete anche in considerazione del fatto che circa un terzo dei pazienti diabetici può essere compensato con la sola dieta e che, nei pazienti in trattamento farmacologico, ciò consente il mantenimento al minimo della terapia e un compenso ottimale del diabete.
Essa si propone i seguenti scopi:
- Fornire le calorie sufficienti per raggiungere e mantenere il peso corporeo nei limiti fisiologici;
- Fornire un’alimentazione razionalmente ottimale dal punto di vista qualitativo;
- Consentire la migliore regolazione dei valori glicemici durante le 24 h mediante la più opportuna scelta degli orari dei pasti.
Elaborare una dieta non significa stabilire un programma restrittivo e difficile da seguire, ma piuttosto elaborare insieme al medico un piano alimentare sano che tenga conto delle esigenze individuali, non escluso il piacere della buona tavola, e che rientri nella quotidianità senza stravolgere la qualità di vita.
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ESERCIZIO FISICO
L’esercizio fisico riveste un ruolo di particolare rilevanza.
Il diabetico che svolge regolarmente attività fisica di tipo aerobico come passeggiare, fare le scale, ballare oltre a trarre i benefici in termini di miglioramento di uno stato di benessere generale, miglior controllo del peso corporeo, maggiore forza fisica, diminuzione della pressione arteriosa ed una grande carica psicologica, acquisisce anche dei benefici aggiuntivi.
Per esempio, l’esercizio fisico può rendere il corpo più sensibile all’insulina, perciò aiuta a controllare l’iperglicemia. L’esercizio fisico può aiutare a ridurre il rischio di malattia cardiaca.
Ma poiché l’esercizio può produrre effetti differenti sul glucosio a seconda delle persone, la prima regola da rispettare – e la più importante – è quella di parlare col proprio medico prima di iniziare qualsiasi attività fisica in modo routinario.
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TERAPIA FARMACOLOGICA
- La terapia con ipoglicemizzanti orali
- La terapia insulinica
Gli argomenti sono trattati nelle pagine dedicate.
L’AUTOCONTROLLO DOMICILIARE
Il termine autocontrollo viene riferito al monitoraggio della glicemia capillare con degli appositi strumenti portatili (reflettometri) e all’interpretazione dei risultati.
L’autocontrollo è un vero e proprio strumento terapeutico che apporta diversi benefici all’educazione e al trattamento del diabete, rappresentando:
- un mezzo per educare alla gestione del diabete (la partecipazione attiva ed efficace dei soggetti diabetici al controllo e al trattamento della malattia è una componente importante per una buona assistenza al diabete)
- uno strumento per ottenere un feedback oggettivo circa l’impatto sui livelli glicemici delle abitudini quotidiane, delle situazioni particolari (episodi acuti, malattie intercorrenti, assunzione di farmaci in grado di influenzare la glicemia) e quindi per promuovere l’autogestione e conferire la possibilità di effettuare le modifiche necessarie stabilendo i livelli glicemici da raggiungere e mantenere.un supporto per il medico per fornire consigli su misura e valutarne l’efficacia
- un mezzo per ridurre il rischio di complicanze, permettendo di raggiungere e monitorare gli obiettivi glicemici
- inoltre per riconoscere e gestire le ipoglicemie
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EDUCAZIONE TERAPEUTICA
Definizione dell’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità):
“L’educazione terapeutica del paziente deve renderlo capace di acquisire e mantenere abilità che gli consentano di gestire al meglio la propria vita di malato. Si tratta quindi di un processo continuo, integrato nell’assistenza sanitaria. È incentrato sul paziente; comprende una consapevolezza organizzata, l’informazione, l’apprendimento dell’auto-cura ed il supporto psicologico riguardo la malattia, i trattamenti prescritti, l’assistenza, l’ospedale e gli altri ambiti assistenziali, l’informazione organizzativa, i comportamenti legati alla salute ed alla malattia. Il suo scopo è di aiutare i pazienti e le famiglie a comprendere la malattia ed il trattamento, a cooperare con gli operatori sanitari, a vivere in modo sano, a migliorare o mantenere la qualità della vita”.